Regia: Marc Fitoussi
Cast: L. Calamy, O. Côte, K. Scott Thomas, A. Desrousseaux
La neocinquantenne Blandine è stata lasciata dal marito per una donna che ha quasi l’età di suo figlio, il ventenne Benji, che a sua volta sta andando a condividere un appartamento con dei coetanei. Benji è preoccupato per sua madre, che è appena riemersa da una fase depressiva durata già un paio d’anni, e quando scopre che Blandine aveva un’amica del cuore, Magali, durante gli anni dell’adolescenza, il ragazzo si adopera per far rincontrare le amiche, e addirittura si fa sostituire da Magali per un viaggio che lui e la madre avevano pianificato verso la Grecia. Quel che Benji non sa è che le due amiche avevano a suo tempo litigato a morte, e ora Blandine non sopporta Magali, troppo esuberante, sfacciata e rumorosa (tanto che il suo soprannome è “acufene”). Per di più Magali è senza un soldo e per risparmiare caccia Blandine in un mare di guai, proprio nel posto in cui il mare è uno spettacolo.
“Amiche alle Cicladi” è una sorta di road movie che attraversa la Grecia in barca, in traghetto e a piedi, saltellando fra Kerinos, Mikonos e Amorgos, le isole dell’arcipelago del titolo. L’idea è quella della strana coppia, perché Blandine è timida, impacciata e un po’ bacchettona, una ex pattinatrice finita a fare il tecnico di radiologia, ovvero tutto l’opposto della vulcanica Magali, che invece vuole vivere da eterna freelance e fare la giornalista musicale, e rimorchia qualunque uomo le si palesi davanti. Ma poiché Blandine ha perso il sorriso forse la presenza di Magali, che invece ride sempre potrebbe servire a smuoverla dalla palude stagnante in cui rischia di annegare. L’incontro con una terza anima ribelle, l’inglese Bijou, completerà il terzetto di donne non più giovanissime ma molto vitali, compresa la non più sorridente Blandine. La sceneggiatura è esile e piuttosto convenzionale, ma a poco a poco la storia trova una strada più interessante nel passare attraverso inaspettati momenti di malinconia e di paura delle protagoniste. Per il resto è tutto un po’ sopra le righe e già visto, e c’è una certa condiscendenza verso le donne single apparentemente sempre a caccia di avventure. Marc Fitoussi, regista e autore della sceneggiatura, guarda però alle sue protagoniste con gentilezza e affetto, pur rimando in superficie nel tratteggiare personaggi femminili un po’ scontati. Laure Calamy è come sempre l’anima del film, anche se qui appare un po’ troppo fastidiosamente giuliva (ma si riscatterà in un finale davvero tenero). Ed è commovente assistere al ritorno sul grande schermo di Kristin Scott Thomas nei panni di Bijou, con una sontuosa chioma candida e i 64 anni portati senza ritocchi. La parte più bella è naturalmente quella Grecia estiva incontaminata e miracolosamente non assediata dai turisti. Per il resto “Amiche alle Cicladi” è una fantasia per il pubblico molto specifico delle coetanee delle protagoniste che potrebbero voler trascorrere un pomeriggio al cinema “scegliendo la leggerezza”.
Giovedì 13 Mar.
Lunedì 17 Mar.
- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00-18.30-21.15
Commedia
110 minuti
Non incluso in abbonamento