FREUD

L’ultima analisi

Regia: Matt Brown
Cast: A. Hopkins, M. Goode, L. L. Fries, J. Balfour, J. Northam

Trama

Alle soglie della Seconda Guerra Mondiale, Freud ormai giunto quasi alla fine della sua vita, decide di incontrare lo scrittore inglese C.S. Lewis, autore del ciclo di romanzi “Le cronache di Narnia”, ma anche teologo. Proprio con lui Freud vuole discutere riguardo l’esistenza di Dio, analizzando anche il legame che il filosofo ha con la figlia lesbica Anna e la relazione non convenzionale di Lewis con la madre del suo migliore amico. All’interno dello studio di Freud, in questa sua ultima sessione, passato e presente si intrecciano con la fantasia.

Recensione

Vale la pena dirlo subito: l’incontro su cui si concentra il film, quello tra Sigmund Freud e C.S. Lewis, non è mai avvenuto. Spunto interessante che rende altrettanto curioso l’instancabile dibattito tra un grande maestro del pensiero del Novecento e un futuro scrittore che si presenta in tutto il suo estro mistico-spirituale. Se dentro lo studio di Freud si dibatte di anima e interiorità, fuori tuttavia sta per scoppiare l’inferno: Londra è in pieno stato d’allerta, maschere antigas sono state distribuite, ci si rifugia nei bunker per i bombardamenti. La scena dell’attacco di panico è forte e metaforica di una tensione costante in attesa della catastrofe, che arriverà di lì a due giorni con l’invasione della Polonia e lo scoppio della guerra mondiale. Una guerra che infuria «di nuovo», sottolinea il protagonista, un Hopkins ancora una volta in stato di grazia, capace di tenersi sulle spalle tutto il film interpretando un Freud ormai gravemente malato di tumore che si ostina a non arrendersi alle pene del corpo, ma resiste a colpi di morfina, in compagnia del suo inseparabile cane. Il confronto con il futuro scrittore di “Le cronache di Narnia” non è del tutto impari, colpisce la determinazione a rappresentarlo anche come incontro/scontro generazionale: da una parte uno degli uomini più influenti dell’epoca (e non solo), un maestro che ha segnato e rivoluzionato la storia della medicina e della filosofia, e che di lì a poco praticherà l’eutanasia su se stesso. Dall’altra un giovane professore saputello di Oxford che diventerà uno scrittore di fama mondiale. Nel mezzo il racconto di un altro personaggio chiave nella vita di Freud, sua figlia Anna. Si racconta la sua relazione omosessuale e scandalosa per l’epoca con Dorothy Burlingham, il complesso di Edipo mai risolto con suo padre e l’irruzione della Gestapo per arrestarla. Neanche a dirlo, la performance di Hopkins ruba a tutti la scena, l’errore palese di base è stato non metterlo in condizione di duettare con un antagonista di pari spessore e carisma, per quanto Matthew Goode provi a difendersi. Il film si attesta su un livello di didascalismo spinto, interessante giusto su un piano di puro approfondimento, e anche per delle chicche che riporta alla memoria dello spettatore, come la descrizione puntuale della curiosa collezione privata di reperti storici di Freud. Il film manca di coinvolgere davvero e finisce per sortire l’effetto di un compito senz’altro ben realizzato, studiato e curato in ogni minimo dettaglio, eppure irrimediabilmente senz’anima.

Data

Giovedì 15 Mag.
Lunedì 19 Mag.

Orario

- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00-18.30-21.15

Genere

Drammatico

Durata

110 minuti

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