Regia: Yasemin Samdereli con Deka Mohamed Osman
Cast: I. M. Osman, R. Roble, F. M. Absie, A. Omar, A. Haggio
Samia è una bambina somala con il sogno di diventare la donna più veloce del suo paese. Ci riuscirà, grazie al sostegno di suo padre e del suo amico allenatore Ali, arrivando fino alle Olimpiadi di Pechino 2008. Nulla però sarà semplice, Samia dovrà lottare contro un Paese tormentato dal fanatismo religioso, dalla guerriglia e scoprirà che attraversare l’Europa purtroppo è un’impresa – per molti – impossibile.
Un film di grande impatto emotivo, che vede scontrare il sogno di una bambina con la ferocia della realtà. Non dirmi che hai paura è incentrato sulla storia vera di Samia Yusuf Omar, che nel 2008 a soli 17 anni rappresenta la Somalia ai Giochi Olimpici di Pechino, correndo senza velo. Un’impresa che va ben oltre lo sport: infrangendo non solo i limiti fisici, ma anche gli ostacoli culturali e le rigide imposizioni della società in cui viviamo. La sua corsa diventa così una metafora di resistenza, di speranza e di autodeterminazione. Sin dalle prime inquadrature, Samdereli, in collaborazione con Deka Mohamed Osman, indentifica l’occhio dello spettatore con lo sguardo della protagonista Samia, offrendoci una prospettiva intima e coinvolgente. La regista adotta uno stile asciutto, diretto, privo di orpelli o sentimentalismi, scegliendo una narrazione che lascia parlare i fatti e le emozioni attraverso immagini essenziali e potenti. Non c’è spazio per facili moralismi o per retoriche dalla lacrima facile: la messa in scena è costruita con grande equilibrio, restituendo con autenticità la fatica, la speranza e la sofferenza che accompagnano il tortuoso viaggio della protagonista. La passione di Samia per la corsa, che rappresenta la sua unica via di fuga da un’esistenza segnata dalla guerra civile, dalla povertà e dalle restrizioni imposte dagli estremisti islamici sono le motivazioni che permettono alla ragazza di affrontare quel drammatico viaggio attraverso il deserto e il Mediterraneo, una vera e propria odissea collettiva che accomuna milioni di migranti, raccontata anche da Matteo Garrone nel recente Io Capitano. Il sogno olimpico della giovane è la scintilla che innesca il racconto e l’esplorazione di tematiche decisamente più ampie, come la condizione femminile, l’oppressione dei più deboli e la ricerca di libertà.
Giovedì 13 Feb.
Lunedì 17 Feb.
- Giovedì: 18.30 - 21.15
- Lunedì: 16.00-18.30-21.15
Drammatico
102 minuti
Non incluso in abbonamento